Tre weekend alla scoperta di una Sicilia inedita con 500 giovani narratori. Torna, per il secondo anno, Borghi dei Tesori Fest, costola de “Le Vie dei Tesori”. Il 20 e 21, poi il 27 e 28 agosto, e il 3 e 4 settembre, sempre sabato e domenica, i borghi apriranno e animeranno i “tesori di famiglia” e saranno tutti raggiungibili con bus in partenza da Palermo. Si potrà visitare una vera casa rabbinica e scoprire i resti di una delle sinagoghe attive prima della cacciata degli ebrei dalla Sicilia nel 1492; assaggiare la pizza antica di comunità, scoprire la tomba dei re sicani o l’antico monastero basiliano o le antiche tele restituite, ascoltare la voce della memoria tra le rovine del terremoto, riposarsi sotto un ulivo di 1800 anni, studiare i grifoni, salire su una barca e perdersi tra due mari. Il plotone più numeroso dei borghi che aderiscono al festival è come l’anno scorso nel Palermitano dove il festival arriverà in 16 borghi, mentre sono 8 i piccoli comuni dell’Agrigentino, 2 nel Nisseno, 1 ciascuno nelle province di Enna, Siracusa e di Trapani, 2 nel Catanese e 5 nel Messinese.
C’è Caltabellotta dove una studiosa è riuscita a ridisegnare l’antico quartiere ebraico, e il festival mostra per la prima volta la casa rabbinica e i resti della sinagoga. C’è Montevago dove si avverte ancora il dolore del terremoto, inoltrandosi tra le macerie che sono state rese un museo en plein air.
La new entry del festival, Alcara Li Fusi si è messa d’impegno, il programma è bellissimo e vi porterà là dove nidificano i grifoni. Dai Nebrodi ai Peloritani è un attimo: di Graniti s’innamorò perdutamente Francis Ford Coppola che qui girò alcune scene del Padrino, come anche nella vicina Savoca, dove tra l’altro, si potrà assistere a una serata-tributo al film che celebra i suoi primi 50 anni.
Uno si distende alle pendici dell’Etna, l’altro è adagiato sulle colline a nord dei monti Iblei, da un capo all’altro della provincia di Catania: Piedimonte Etneo è un borgo “giovane”, nato a metà ‘600, ma dopo esser scesi dal campanile, dirigetevi verso Borgo Vena per ascoltare la storia della Madonna che fermò la lava. Licodia Eubea ricama invece origini paleolitiche e il suo splendido affresco della Grotta dei Santi, commuove. Una provincia, un borgo: a Centuripe (EN) aprono due chiese che sono merletti barocchi; a Portopalo di Capo Passero (SR) si capirà cosa era il “garum” romano e dall’altro capo esatto, a Calatafimi Segesta (TP) vi spiegheranno perché restituire un orologio ad un paese vuol dire ridare.
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